Tutti i metodi per ottenere BackLink e promuovere il proprio sito

In questo articolo cerco di rispondere a queste domande. Quali sono i fattori che determinano la posizione di una pagina web nella SERP? Come si misura il PageRank? Quali sono le tecniche di SpamDexing? Quali metodi si possono usare per creare BackLink di valore? Come si rilevano i BackLink ad un sito? Quali risorse si possono usare per creare BackLink? Questo articolo contiene un elenco aggiornato di Web e Blog Directory italiane, siti di social bookmarking, infografiche e feed RSS.

Pubblicato da Roberto Fusi in Digital Economy. Aggiornato .
Lunghezza testo: 2128 parole. Stima tempo lettura: 9 minuti.
Tag: seo. .

Sono passati circa 3 mesi dal lancio di questo blog. Analytics indica una manciata di visitatori al giorno, mentre Search Console mi deprime un po’ con dei risultati tutt’altro che lusinghieri, riguardo i “click” da Google.

Non mi aspettavo che fosse così difficile, ottenere dei lettori per il blog!

Comunque, ammetto che fino ad ora ho cercato di promuovere contenuti con un approccio “abbastanza passivo” sui motori di ricerca: ho cercato di “pescare” utenti attendendo che qualcuno “abboccasse a qualche parola chiave”.

Per migliorare la situazione, proverò a “seminare” dei link al mio blog qua e là nel web, per moltiplicare le possibilità di raggungere ed indirizzare nuovi lettori. Inoltre, vorrei migliorare il PageRank: una tecnologia di Google che misura l’importanza di un sito e che si ispira all’analisi delle citazioni di Eugene Garfield, ad Hyper Search di Massimo Marchiori ed all’algoritmo HITS di Jon Kleinberg.

I link che cercherò di piazzare su un sito terzo, ad un generico elemento (pagina web, immagine, script etc…) del mio sito, sono chiamati BackLink.

Google interpreta un link da un sito A ad un sito B come “un voto”: perciò, tanti più voti ottiene una certa risorsa di un sito, maggiore sarà la sua rilevanza. Tuttavia, non tutti i BackLink hanno lo stesso valore e comportano gli stessi effetti:

  • BackLink da siti autorevoli e registrati nel contesto di una pagina che tratta un argomento ben preciso, hanno un elevato valore;
  • BackLink da siti autorevoli ma non correlati all’argomento della pagina, hanno un basso valore;
  • BackLink da siti poco autorevoli ma correlati all’argomento della pagina, hanno un basso valore;
  • BackLink creati con tecniche spam, sono penalizzanti.

Dunque, di seguito, cercherò di esaminare questi temi:

  1. L’importanza del PageRank e come si misura
  2. Le tecniche da evitare per creare BackLink
  3. Metodi per creare link di valore
  4. Le tecniche di LinkBack

Al termine dell’articolo, riporto un elenco di risorse utili per la creazione di BackLink.

Cosa influenza la posizione di una pagina web nella SERP

Il PageRank di una pagina web influenza la posizione del suo link nella Search Engine Result Page (SERP). Infatti, ho capito che questi sono i 4 fattori più importanti (cfr. Penguin is now part of our core algorithm):

  1. parole specifiche (parole chiavi) che compaiono nel contesto della pagina web;
  2. contenuti nuovi ovvero recenti;
  3. la localizzazione del contenuto;
  4. l’importanza calcolata con il PageRank.

Google fornisce questa definizio di PageRank:

PageRank works by counting the number and quality of links to a page to determine a rough estimate of how important the website is. The underlying assumption is that more important websites are likely to receive more links from other websites.

Dunque, la posizione di una Pagina Web nella SERP dipende “anche” dal PageRank ovvero dal numero di BackLink e dalla loro qualità (peso); in questo modo, una Pagina Web potrebbe avere un PageRank più elevato di un’altra, anche se ha un numero inferiore di BackLink ma da siti più importanti.

Matrice stima valore BackLink

Google misura il PageRank (PR) di una Pagina Web su una scala da 0 a 10; tuttavia, dal 2009 questo valore non è più disponibile pubblicamente, ed i vari PageRank online checker restituiscono valori “vecchi a prima del 2009” oppure valori approssimati calcolati con algoritmi proprietari. Personalmente, mi trovo d’accordo a mantenere il PageRank segreto, e non promuovere pratiche mirate ad aumentarne il valore in modo sleale. Inoltre, condivido il pensiero secondo cui vi sono metriche più significative, per misurare la qualità di una Pagina Web. Per esempio, Google suggerisce (cfr. Beyond PageRank: Graduating to actionable metrics):

  • Tasso di conversione (Conversion Rate) - ovvero la percentuale delle azioni “utili” compiute (per esempio, registrazioni al sito, vendita di prodotti, etc…);
  • Tasso di rimbalzo (Bounce Rate) - ovvero la percentuale di utenti che lasciano il sito senza visitare altre pagine (deve essere il più basso possibile);
  • Frequenza dei click dal motore di ricerca (ClickThrough Rate, CTR) - ovvero la percentuale dei click ottenuti da un motore di ricerca rispetto al numero di volte che il link viene visualizzato per una data frase di ricerca.

Io, aggiungerei la metrica rappresentata dall’andamento temporale del numero di BackLink editoriali, e la conta delle condivisioni sui Social Network, in quanto sono dei chiari indicatori di quanto il contenuto sia apprezzato dagli utenti.

In questo modo, credo sia veramente possibile avere una indicazione di quanto sia utile per gli utenti una certa Pagina Web, e quindi una conferma del suo valore.

Le tecniche di SpamDexing

Ho letto un po’ di articoli in rete, ed ho scoperto che vi sono persone che curano la creazione di BackLink per siti come professione: infatti, questo lavoro, deve essere svolto in modo “intelligente” per evitare di creare configurazioni penalizzanti per la SERP. Google può rilevare tecniche di BackLinking sleali e penalizza di conseguenza il sito nella SERP, invece che favorirlo: queste tecniche sono etichettate come SpamDexing.

Nell’ambito della creazione dei link verso una pagina web, sono da evitare questi metodi per creare BackLink:

  • link farms (fattoria di link), creazione di piccoli network di siti che si scambiano reciprocamente link anche se i temi trattati non sono correlati;
  • private blog network (rete privata di blog), link creati a partire da domini scaduti o in vendita ma di grande rilievo (alto PageRank) verso le pagine principali di blog;
  • hidden links (link nascosti), ovvero link non visibili o utilizzabili dagli utenti;
  • sybil attack / mirror websites, tecnica che riguarda la replicazione di un sito sotto diversi domini;
  • spam blogs, blog che offrono solo contenuti commerciali e che passano link solo ad un sito target per aumentarne la rilevanza (simile a link farms);
  • guest blog spam, articoli ospitati su un blog con l’unico scopo di creare link verso il proprio sito;
  • acquisto di link scaduti, per inserire link ad un sito target ed ereditare il PageRank;
  • uso di pagine scrivibili dal pubblico per promuovere link fuori argomento (per esempio: le pagine dei commenti, i guestbook, i forum, le pagine wiki)
  • uso di programmi o servizi automatici che creano link ad un sito (per esempio, i servizi di registrazione automatica a WebDirectory, etc…).

E’ possibile impedire che un link concorra alla formazione del PageRank di Google (ovvero passi il PageRank) usando l’attributo rel=”nofollow” nel codice HTML:

<a href="..." rel="nofollow">...</a>

Concludo citando Google, in merito alla definizione di “link cattivo” (cfr. Link schemes):

Any links intended to manipulate a site’s ranking in Google search results may be considered part of a link scheme.

Metodi per creare BackLink

Dunque, i migliori BackLink rientrano in queste tipologie:

  1. link editoriali (editorial link), sono creati in modo naturale dall’autore di un sito terzo durante il processo di redazione di un pagina web ed hanno il più alto livello di contestualizzazione e quindi rilevanza;
  2. link a risorse (resource link), sono link raggruppati in una pagina web dedicata (spesso denominata “Risorse utili”, “Bookmark”, “Links”) allo scopo di fornire risorse utili per i visitatori di un sito;
  3. link dalla firma nel forum o commento nei blog, sono link inclusi nella firma lasciata dall’autore di un commento in un forum o in un blog;
  4. link da directory (directory link), sono link registrati in apposite categorie e sottocategorie in modo da definire con sufficiente precisione l’argomento trattato;
  5. social bookmarking, sono di solito collezioni di link a siti e specifiche pagine web (deep link), registrati dagli utenti del web in aree accessibili pubblicamente, e sono organizzati secondo un sistema di canali e tag;
  6. link da immagini, sono immagini con link (di solito infografiche) pubblicate dagli utenti del web in aree accessibili pubblicamente;
  7. link da RSS directory, sono link generati da feed Rich Site Summary (RSS) pubblicati nel web da RSS directory;
  8. link da WebRing, sono link creati fra siti web in una struttura circolare che trattano un tema specifico.

Come rilevare i LinkBack

I LinkBack consentono di ricevere una notifica quando altri siti inseriscono un BackLink al proprio sito. Esistono quattro tecniche che implementano questo servizio:

  1. Refback, si basa sull’analisi della richiesta HTTP ed in particolare sull’esame della variabile HTTP referer che specifica la pagina web di provenienza. Questo metodo fornisce un risultato solo quando il BackLink viene attivato. Per estrarre il BackLink nella variabile HTTP referer, è conveniente esaminare il file di log del server con un apposito strumento, come WebAlizer e .
  2. Trackback, si basa sull’invio di una notifica HTTP POST dal sito terzo ad uno script eseguibile sul server del sito linkato, che processa la notifica.
  3. Pingback, uno script sul server del sito che pubblica il link instaura una chiamata XML-RPC al server del sito linkato.
  4. Webmention, sistema simile a Trackback basato su HTTP POST.

Tutte e 4 le tecniche menzionate sopra presentano lo svantaggio di richiedere una azione del sito che pubblica il link; per esempio: un click, l’invio di una richiesta HTTP POST, oppure una chiamata XML-RPC.

In alternativa, è possibile usare delle applicazioni online in grado di rilevare BackLink a partire dalle informazioni registrate nei motori di ricerca e produrre dei report online su richiesta.

Per prima cosa, si può controllare la Search Console di Google, alla sezione “Search Traffic > Links to Your Site”.

Poi, si possono consultare questi altri servizi online che includono delle funzioni per il monitoraggio dei BackLink:

Personalmente, il mio preferito è RankSignals che propone anche una utile estensione per Chrome.

Risorse utili

Ora che conosciamo cosa sono i BackLink, a cosa servono, quali regole seguire e come si rilevano, è possibile passare all’azione. Perciò propongo di seguito un elenco di risorse che consentono di ottenere dei BackLink al proprio sito.

Prima di richiedere la creazione di un BackLink in una certa PaginaWeb sarebbe utile verificare che questa sia indicizzata in Google e magari esaminare il suo livello di “utilità”, attraverso dei tool di valutazione online come:

  • Alexa fornisce l’indicatore Global Rank (GR) ovvero una stima grossolana della popolarità di un sito, il Bounce Rate, la stima delle pagine visitate giornalmente per ogni utente, il tempo medio di permanenza sul sito, un estratto dei BackLink, le principali parole chiavi che conducono al sito dai motori di ricerca, etc… il tutto è riassunto in una comoda estensione per il browser.
  • Moz con la Mozbar fornisce gratuitamente gli indicatori Domain Authority (DA) e Page Authority (PA) che esprimono con una funzione logaritmica che combina diverse variabili, la capacità di essere classificati in un motore di ricerca, in una scala da 0 a 100.

Elenco Web directory in italiano gratuite, in ordine alfabetico:

Elenco Web Directory internazionali gratuite, in ordine alfabetico:

Elenco Blog directory in italiano fratuite, in ordine alfabetico:

Elenco siti Social bookmarking in italiano:

Siti di infografiche con link:

Elenco RSS feed directory:

Forum in italiano riguardo Internet, Web Development e Digital Marketing:

Blog e giornali online in italiano riguardo Internet, Web Development e Digital Marketing:

Conclusioni

Spero che abbiate trovato utile questo articolo per imparare cosa sono i BackLink, quali effetti producono e come possono essere creati. Inoltre, spero che apprezzerai la lista di risorse che ho pubblicato al termine dell’articolo, che potrai consultare per costruire anche i BackLink del tuo sito. Se ho omesso qualche informazione e conosci qualche altra risorsa utile, ti prego di segnalarlo!

Webography

  1. PageRank
  2. Citation analysis
  3. HyperSearch
  4. Massimo Marchiori
  5. HITS algorithm
  6. SpamDexing
  7. RankBrain
  8. BackLink
  9. How Long Does Link Building Take to Influence Rankings?
  10. LinkBack
  11. Link Building: How To Build Links To Your Website in 2017
  12. Link building
  13. 8 major Google ranking signals in 2017
  14. SEO case study: Zero to 100,000 visitors in 12 months
  15. 10 Smart Ways to Earn or Build BackLinks to Your Website
  16. Top Alternative DMOZ, Yahoo , BOTW Second Tier Web Directories
  17. 10 strategie per trovare BackLink con Google
  18. Web directory
  19. RSS
  20. Article directory
  21. WebRing
  22. List of web directories
  23. Social Bookmarking

Libri suggeriti

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